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Design 22 Feb 2023
Francesca Ruggieri

Come il video si prenderà presto tutti i contenuti social.

Più gli anni passano più ci stiamo rendendo conto di quanto il “video” giochi un ruolo importantissimo come formato di comunicazione. È un dato di fatto: un’immagine in movimento ci rimane molto più impressa di un’immagine statica. Da dove nasce questo fenomeno? E, soprattutto, perchè ce ne siamo accorti solo adesso? La risposta è molto semplice. YouTube ha dettato la strada, per poi essere seguito a ruota da Instagram e, infine, TikTok; riassumendo, quindi: lo abbiamo scoperto grazie ai social network. L’ennesima prova è nel cambiamento che hanno avuto Instagram e il suo algoritmo per quanto riguarda i video, avete notato? È tutto molto più video-indicizzato rispetto a già 5 anni fa. Il video è un mezzo fenomenale per fare uno storytelling efficace: potenzialmente, puoi riuscire a spiegare, intrattenere e informare con un solo contenuto.

Si sa che l’attenzione media sui social è bassissima (sotto gli 8 secondi, peggio di noi solo i pesci rossi), quindi ogni istante risulta preziosissimo per far risaltare il tuo contenuto online. Certo, un articolo può dare un'incredibile quantità di informazioni, ma un video è la soluzione più semplice ed immediata per attirare l'attenzione, questo perché consente a chi ne fruisce di seguire visivamente un percorso narrativo, rendendolo più coinvolgente e memorabile. Un messaggio rimane molto più facilmente impresso nella mente quando viene presentato sotto forma di video, a differenza di quando viene letto come testo, anche perché, quest’ultimo, richiede un dispendio di energie più elevato. Questo rende il video un'opzione potente (probabilmente la più potente) per la trasmissione efficace di un messaggio. 

Esistono molte tipologie di video, ovviamente, ma oggi mi vorrei soffermare sui video in motion… campo in cui mi sento anche più ferrata. 

Cos’è un video in motion? Il Motion Design consiste in una combinazione di testi, immagini e icone animate. Questa disciplina trasforma elementi statici in elementi in movimento grazie all’utilizzo e al rimaneggio di keyframe che permettono di creare animazioni di tutti i generi. Permette, inoltre, di creare un contenuto grafico animato da zero, di dare una nuova visione delle immagini che abbiamo girato, di giocare con forme e dimensioni. Il motion design è anche studio del suono e della musica, per rendere credibile un movimento spesso basta associarlo ad un effetto sonoro… ed ecco che avviene la magia: un semplice cerchio che va su e giù diventa una pallina che rimbalza. 

Il compito di un motion designer è proprio quello di rendere credibili le immagini che crea, seguendo, sì, le regole dell’animazione ma soprattutto osservando quello che lo circonda e facendo attenzione a tutti i cambiamenti che plasmano gli oggetti dopo determinate azioni. Non sempre si è alla ricerca del vero e dell’iper-realismo, ma bisogna, in ogni caso, sempre tenerlo in considerazione quando si comincia ad animare. 

(Se volete un approfondimento più dettagliato sul lavoro di un Motion Designer, vi consiglio di dare un occhio all’articolo di Chiara qui)

Quindi, l'obiettivo numero uno di un motion designer deve essere quello di sfruttare al meglio i (pochi) preziosi secondi di attenzione per creare uno storytelling corretto, che parli del prodotto in modo efficace. Sembra una cosa complicata, e lo è sotto alcuni punti, ma è sicuramente la risorsa più immediata ed economicamente più conveniente per un cliente (un video sui social spesso ha più impatto di migliaia di euro spesi in campagne pubblicitarie). 

Non esiste una regola precisa per creare il video perfetto, ogni progetto ha le sue necessità. Posso consigliarvi, però, alcuni trucchetti per rendere i vostri video più interessanti e coinvolgenti. Eccolo qui.

Giocate con i font

I testi in movimento rendono molto attiva la concentrazione, considerando, però, sempre che la mente dovrà sia leggere il testo che visualizzare tutti i movimenti creati. È un’ottima combo per creare immagini appaganti e mandare un messaggio chiaro. Apple (ovviamente) lo utilizza molto nelle sue campagne. 

Create dei personaggi

Pensare a delle piccole “mascotte” che accompagneranno lo spettatore per la durata del video lo aiuterà facilmente ad immedesimarsi e a seguire meglio la narrazione. Inconsciamente è un po’ come tornare bambini, con la sensazione di essere accuditi, come quando si ascoltavano le favole prima di dormire. Si vive quindi un meccanismo di accoglienza, familiarità e tepore: un approccio sicuramente emozionale e non adatto a tutte le tipologie di video, ma molto efficace. 

Integrate in modo intelligente la grafica animata con il video girato

Spesso vi capiterà di dover adattare delle grafiche a dei girati, che siano in stock o ripresi da voi o dei vostri colleghi. Qui bisogna studiare bene il focus, capire cosa posizionare in primo piano e in che modo. Che sia un elemento evidenziato, un box di testo, una freccia in movimento: tutto deve avere un senso all’interno della composizione. Solo così riuscirà ad attirare l’attenzione e a comunicare al meglio il messaggio.

Ragionate con i beat

La musica gioca sempre un ruolo fondamentale quando parliamo di video. È uno degli elementi più importanti per dare un certo tipo di mood alla scena. Trovare una canzone con il beat giusto e realizzarci attorno un montaggio ad hoc e delle grafiche abbinate è già un ottimo metodo per creare un video efficace. 

In conclusione, l'obiettivo principale dei video sui social network è quello di catturare fin da subito l’attenzione, aumentando così l’interazione e generando più visualizzazioni e condivisioni possibili. 

Per ottenere questo risultato, è necessario creare video dinamici e coinvolgenti che appassionino lo spettatore in modo attivo, facendolo sentire partecipe.

Creare video per i social media è un’ottima opportunità per le aziende, garantisce più accessibilità e comprensione per tutti i potenziali clienti, ve lo assicuro! 

Non mi resta quindi che salutarvi con un bel “Ciak, si gira!” ;)

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