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Da 30 anni la fiction predice la realtà, il caso si tinge di giallo.
C’è un enorme database all’interno del quale è possibile trovare una quantità incredibile di informazioni riguardo al futuro del pianeta, agli avvenimenti più imprevedibili, alle invenzioni più futuristiche: una serie di predizioni che, se capitate nelle mani sbagliate, potrebbero distruggere i punti nevralgici del mondo. Probabilmente si starà pensando alla sede della CIA, alla famigerata Area 51, all’ufficio del Presidente degli Stati Uniti; ma no, il database non si trova lì; questo archivio denso di segreti ed illuminazioni è all’interno de I Simpson.
Nel corso delle puntate si sono susseguite tantissime piccole chicche e previsioni che probabilmente neanche i creatori della celebre serie a tinte gialle avrebbero mai pensato possibili nel “mondo reale”, elementi che hanno cambiato il modo di vedere e pensare al presente e al futuro e che hanno alimentato le conversazioni globali negli ultimi anni. Le stagioni passano e passa il ricordo di moltissimi episodi, qualche particolare, inevitabilmente, si perde, perciò è necessaria una carrellata di tutti quei momenti nei quali il futuro è apparso davanti agli occhi di milioni persone inconsapevoli.
Eccola qui.
L’autocorrettore… non infallibile, 1994
https://youtu.be/Jas0bwDdEzs
Nel 1994 gli sceneggiatori del popolare cartone animato avevano già ipotizzato non solo la nascita di una sorta di iPhone, ma anche la possibilità di scrivere o dettare al dispositivo testo che questo avrebbe tradotto nel proprio linguaggio. Un’altra curiosità, che ricorda da vicino il vero correttore dell’iPhone, è l’errore nella traduzione dal linguaggio umano, piccolo bug che spesso anche il vero iPhone riporta. Per completate la previsione, occorre riportare che gli stessi programmatori della Apple hanno ammesso di essere stati ispirati da questa puntata nel pensare le funzionalità del popolare smartphone. Una lungimiranza senza precedenti da parte di Matt Groening &Co.
Le videochiamate, 1995
Tra le tante idee futuristiche di stampo tecnologico uscite dalle stagioni de I Simpson, quella più concretizzata nel mondo reale è forse la “videochiamata”, comparsa addirittura nel 2005, più di 10 anni prima che questa diventasse pratica e funzionale. Una piccola chicca, che si vede dall’immagine, può fare sorridere: l’idea di ipotizzare uno sviluppo della telefonia tale da permettere una chiamata in video, ma non il superamento della tastiera a rotella.
Lo smartwatch, 1995
Il 1995 doveva essere un anno parecchio ispirato per i creatori della nota serie animata. Nella stessa puntata della “videochiamata” troviamo anche l’ideazione del primissimo smartwatch della storia, attraverso il quale è possibile fare delle telefonate. Nel mondo in carne ed ossa, questo tipo di tecnologia non farà la sua comparsa prima di 8 anni dall’episodio “in giallo”.
L’iPod, 1996
Nella narrazione della puntata non veniva utilizzato per ascoltare la musica, ma era un semplice citofono. Però la forma di questo particolare oggetto ricorda molto, molto da vicino il design del più noto lettore mp3 della storia: l’iPod della Apple quando ancora non aveva lo schermo completamente touch. Probabilmente tra i designer di Cupertino ci sono molti fan della serie di Matt Groening. E come dar loro torto.
La Disney compra la Fox, 1998
https://youtu.be/PgcZdmDD20k
Una delle mosse commerciali più importanti ed incredibili degli ultimi decenni, nel campo dell’intrattenimento ma non solo, è stata confermata nel 2017: il colosso fondato da Walt Disney, leader mondiale da sempre dei film d’animazione e per le famiglie acquisisce sotto la propria ala un altro protagonista dell’intrattenimento mondiale, la Fox, network che ospita, tra l’altro, proprio I Simpson. Nel 1998, incredibile a dirsi, era stato predetto anche questo, raccontato con la tipica e riconoscibile ironia, all’interno della dissacrante serie animata, che non si è mai risparmiata frecciatine verso l’emittente.
Trump Presidente degli Stati Uniti, 1999
https://youtu.be/tLSy8Tl2bjs
Macchine per votare truccate, 2008
https://youtu.be/EV_c1-YTk8M
Ovviamente in molti casi si tratta di semplice casualità, anche se bisogna ammettere che il rapporto Simpson-Apple lascia particolarmente di stucco in termini di somiglianza nel design e nella funzione delle novità tecnologiche. Quello che deve far maggiormente riflettere è la commistione tra finzione e realtà, in quello che dovrebbe “solamente” essere un cartone animato comico e a tratti satirico.
Solitamente è la fiction ad essere condizionata da ciò che succede nella realtà: ad esempio per quanto riguarda le esagerazioni grottesche di Black Mirror nel mondo tecnologico; si prende l’abuso di dispositivi e tecnologia che gli esseri umani stanno vivendo e lo si porta all’estremo. Nel caso del mondo springfieldiano sembra quasi il contrario, un universo con colori diversi da quelli reali che sembra raccontare storie assurde, giocando anch’esso su esagerazioni, caricature, iperboli ha condizionato, o meglio dire predetto, a tal punto il mondo reale da non notare quasi più la linea di confine… se non fosse per il colore giallo dei personaggi.
I Simpson, non lo scopriamo di certo oggi, è una delle serie televisive meglio scritte e strutturate della storia del piccolo schermo, ha scandito la nostra adolescenza ed i nostri pomeriggi. Di certo, in molti casi, avremmo preferito continuare a guardarla seduti sul divano dopo pranzo, e non osservando la realtà fuori dalla finestra. A parte per le innovazioni tecnologiche, quelle vanno bene… però suggeriamo ad Apple di fare una linea brandizzata Simpson per ripagare la creatività.
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