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Cool Stuff 12 Feb 2025
Francesco Soze

Sanremo 2025. Le pagelle di Soze.

Gli abitanti di Sanremo sono 53’056
Li conto da sempre, da quando mi hai detto
“Ma dai, pure tu sei devoto alla Rai?”
Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi
Due orecchie ed un solo cervello
Soltanto lo sguardo non è proprio uguale
Perché il tuo è normale, il mio…

… il mio invece quando a mezzanotte e dodici mi fanno capire che devo aspettare ancora 6 ore prima di andare a dormire perché c’è lo stramaledetto spot sulla Liguria, beh, mi viene da fulminare tutti e 53’056 con ‘sto sguardo. Che poi questa settimana saranno come minimo 106’112 i sanremesi, tra tutti. E tra l’altro ho anche scoperto che possono essere anche chiamati “sanremaschi”, e vabbè, però, attenzione, anche “matuziani” e questa è una cosa che mi fa stare bene e mi viene da sentirmi matuziano dentro questa settimana perché se il Festival non lo potrò mai condurre, ormai ci ho rinunciato, “matuziano ad honorem”, quello sì, è un obiettivo che vorrei raggiungere dopo questi anni buttati a regalare il mio tempo alla riviera ligure per giudicare canzoni che dopo qualche giorno, settimana, mese si perderanno nel dimenticatoio più oscuro, luogo in cui abitano, tra gli altri, Gio Di Tonno, vincitore dell’edizione del 2008 e il fratello di Toni Servillo, Peppe, cantante della Piccola Orchestra Avion Travel, campioni nel 2000.

Ma basta. Tanto negli anni ho capito che l’introduzione non interessa mai a nessuna e nessuno. 

Un pensiero ad Amadeus e a Josè. Partiamo.

Solito Nota Bene Bene Benisimo:
Tutti i giudizi sono stati sfornati dopo il primo ed unico ascolto della diretta.
La scala di giudizi è al di fuori da un mondo musicale che racchiude anche Beatles, Lucio Dalla e Battisti ed è inserita in un mondo parallelo fatto solamente di questa giornata di festival.

Gaia, “Chiamo io chiami tu”: 5
“Musica (e il resto scompare)” di Elettra Lamborghini e “Tuta gold” di Mahmood usano fusione… è superefficace! Tanto che non ce ne liberiamo fino ad agosto! Ma che bello (detto con un sorriso isterico come Fred nell’episodio più spaventoso di “Leone il cane fifone”, cercatelo). Chiamo io chiami tu chiamo io chiami tu, e incredibilmente capisci l’utilità dei messaggi vocali. 

Francesco Gabbani, “Viva la vita”: 4
Un inno alla vita che fa venir voglia di fare un salto in Svizzera… scherzooooo, mi sta molto simpatico Ciccio Gabbani. Devo trovare una cosa positiva. Eccola: se aggiungi una “i” a Gabbani, viene fuori “Gabbiani”.:) Che forte!

Rkomi, “Il ritmo delle cose”: 6,5
Giovanni in “Così è la vita” insegna che bisogna sempre avere dietro una maglietta di ricambio. A parte tutto, finalmente c’è un po’ di spessore e, banalmente, un testo che non dice “che bello amore luna che bello mi manchi ti amo come il sole le stelle amore mio ti amo”.

Noemi, “Se t’innamori muori”: 5
Me lo immagino come nuovo gioco dell’estate di grandi e piccini: “facciamo che se t’innamori muori???”. E via con la selezione naturale per un mondo apatico, pieno d’odio e rancore… mica come quello bello lindo che c’è adesso! L’ho già detto e ridetto ma secondo me aveva già portato questa canzone in almeno un paio delle altre SETTE volte in cui ha partecipato.

★Fabrizio Frizzi, “Hai un amico in me”: 10
"Ahah, meraviglioso!" diceva Frizzi quando un concorrente rispondeva con una stronzata epocale; un messaggio fortissimo, invece di prenderlo per il culo. Manchi come l’aria, Fabrizio.

Irama, “Lentamente”: 3
Quando il sabato mattina, dopo aver affrontato un venerdì sera croccante, aprirò l’app della banca per constatare come e quanto ho speso male i miei danari, devo ricordarmi che c’è chi spende i soldi per andare a un concerto di Irama.

Coma_Cose, “Cuoricini”: 7,5
Doveva scendere in campo Tim Burton per dare una svegliata alla serata.

Simone Cristicchi, “Quando sarai piccola”: 7,5
Ogni tanto si possono anche scrivere ‘ste cose qui e cercare di ricordarsi che siamo appesi con la punta delle dita a quella che pensiamo essere un’abitudine dovuta.

Marcella Bella, “Pelle diamante”: 6
Porta a scuola tante giovani colleghe. In senso metaforico, non è che nel silenzio di questi anni ha investito nei trasporti. Beh, che dire… Marcella, bella!

Achille Lauro, “Incoscienti giovani”: 4,5
Come cosplayer di Edgar degli Aristogatti un bel 10 pieno. Della canzone non ho capito nulla. Sono pronto ad alzarlo di 3 o 4 voti nei prossimi giorni quando Staffelli gli darà un Tapiro d’oro (sicuro) e lui risponderà con un pugno nel mento al grido di “Rolls Royce!”. Eroe.

Papa Francesco I: in diretta con un macchinario che fa finta che sia giorno, vestito un po’ alla Achille Lauro con tanto di collanona tamarra con un tipo che fa l’acrobata. Che tipo quello lì!
Noa e Mira Awad: si vabbè, plagio CLA-MO-RO-SO di quello dei Beatles.

Giorgia, “La cura per me”: 5,5
Che le vuoi dire a Giorgia? Alla fine è stata eletta con il voto legittimo di milioni di italiani stanchi e stremati, sta dimostrando di sapere quello che dice e fa, mica come quell’altro che va in giro solo con le felpe, sbagliando una scelta dopo l’altra. Come chi??? Fedez!

Willie Peyote, “Grazie ma no grazie”: 6,5
Non sapevo bene cosa scrivere ma poi mi sono trovato a battere il piedino per tenere genuinamente il tempo. Tanto mi basta per ringraziare il buon Guglielmo (e Luca Ravenna, sempre).

Rose Villain, “Fuorilegge”: 5
Da lei con questo titolo speravo di dover abbandonare il computer e perdermi in un’immersione di danza sfrenata svegliando tutti i componenti della mia famiglia. Invece, siamo solamente sprofondati più a fondo nel divano (a proposito, grazie al cielo sono spariti quei salami di Poltrone&Sofà).

Jovanotti: ha ormai 60 anni, l’anno scorso si è distrutto qualsiasi cosa eppure guarda lì che salta come un matto. Io non riesco ad alzarmi per andare a prendere una nuova birra che mi accompagni in questa serata. Si può dire quello che si vuole, ma solo lui in Italia ha questo senso dello show. Che figata, nonostante tutto.

Olly, “Balorda nostalgia”: 4,5
Avere usato l’aggettivo “balorda” nel titolo gli offre su un piatto d’argento 4,5 voti in più. Sogno un featuring Olly, Benji (e Fede).

Elodie, “Dimenticarsi alle 7”: 6
Sicuro con l’orchestra perde molto… e mi perdonerete se non aggiornerò il voto dopo aver ascoltato la versione in studio. Più che altro perché non so se accadrà. Però sul palco altra categoria.

Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento, “La mia parola”: 6,5
Gente che sa quello che sta facendo e lo fa tanto, tanto bene. Invidio il loro entourage che può vivere questa settimana di serate incredibili. Ed è incredibile anche vedere chi è il prossimo in gara, propria dopo di loro, e accettare che sia vera questa realtà meravigliosa piena di contraddizioni che supera di gran lunga ogni immaginazione.

Massimo Ranieri, “Tra le mani un cuore”: 5,5
Come si fa a volere male a Giovanni Calone aka Massimo Ranieri aka Anselmo Pedone di Camera Café aka uno dei migliori performer italiani viventi? 

Raf: so di una persona che è andata al concerto di Raf. Era seduto lontanissimo dal palco. Eppure per tutto il concerto, durante le canzoni, ha urlato sempre e solo: “Raffaele Rieeefoliiiii!! Raffaele Riefoooliiiii!”, cercando di carpire l’attenzione di Raf utilizzando il suo nome all’anagrafe. È una delle storie più belle che mi siano mai state raccontate, grazie Lorenz. È quanto mi basta sapere su di Raf.

Tony Effe, “Damme ‘na mano”: 5
Chiara dice che lo adora, io, mh, non lo so. Però sicuramente non mi aspettavo questa atmosfera. Diciamo che non si sentono troppissimissimo le lezioni di canto che sta prendendo. Però apprezzo che lo abbiano chiamato “giovane trapper”, visto che abbiamo la stessa età. L’asticella  della giovinezza si abbassa sempre di più.

Serena Brancale, “Anema e core”: 3
Quando ho letto che Serena Brancale avrebbe partecipato al Festival di Sanremo di quest’anno non potevo crederci. No davvero, pensavo fosse un nome inventato. Però ascoltando il brano in gara devo dire che, tutto sommato, non è bello.

Brunori Sas, “L’albero delle noci”: 7
Cercherò di non essere troppo di parte. Forse non il Brunori più scintillante di sempre ma si sente la differenza di scrittura rispetto ai rispettabilissimi colleghi… e poi sono un po’ sensibile al tema. Ma poi che bello un cantante con uno strumento appresso (il primo! Alle 23.50!!). 

Modà, “Non ti dimentico”: 4,5
Ho guardato il tatuaggio “Cash is legend” sul petto di Kekko per tutto il tempo, chiedendomi come sia possibile che un fan di Johnny Cash possa scrivere queste canzoni. A meno non volesse fare un tributo al “contante”. E allora sì, torna tutto.

Clara, “Febbre”: 6
Fosse di Mahmood ce la troveremmo letteralmente ovunque per 7 mesi. Ma mi fermo, perché facile che a settembre mentre chiacchieriamo in un bar, in sottofondo, inizi a sentirsi questa “Febbre”. E a me toccherà interromperti solo con un cenno della mano, sorridere, e sussurrare “ma non ci posso credere, dannato Mahmood”.

Lucio Corsi, “Volevo essere un duro”: 9
Completamente un altro pianeta.

Fedez, “Battito”: 6
“Fabrizio, l'uomo che ha scardinato l'Italia del vizio, io ti dico una roba… mi giuri che non la dici a nessuno?”
“Ma no Fede, non dico nulla, sei matto!? Di cosa si tratta?”
“Segreti inconfessabili sulla mia vita privata.”
“Sono una tomba.
“No perché storicamente non sei stato una persona limpidissima. Ma voglio fidarmi. Il carcere e il covid ti hanno reso una persona migliore”.
Pensa essere uno che quando ha un intreccio di segreti da confessare a qualcuno per stare un po’ meglio sceglie: Fabrizio Corona. Che vengano due ansiette credo sia il minimo. A parte gli scherzi ha molti più contenuti questo pezzo che il 70% dei precedenti.

Bresh, “La tana del granchio”: 5
Mi sembra Marracash con i capelli di Cosmo. E questo è tutto quello che ho da dire a riguardo.

Sarah Toscano, “Amarcord”: 3,5
Mi dispiace ma non puoi sfruttare un titolo così con questa leggerezza. Eppure si sono messi in 7 (SETTE!) per scriverla. Mettiamoci dentro le attenuanti dell’età e della mezzanotte e 33 ma che fatica.

Joan Thiele, “Eco”: 6,5
Bella cit. di “Bang bang”, bella schitarrata, bella sorpresa a notte fonda. Canzone vera.

Rocco Hunt, “Mille vote ancora”: 4
Le sopracciglia.

Francesca Michielin, “Fango in paradiso”: 5
Ti chiedo scusa Francesca. Sei una delle mie cantanti preferite, giuro. “Cattive stelle” e “Io non abito al mare” sono in loop da anni. Però purtroppo sono un po’ stanchino, sono sicuro sia per questo che non riesco a godermi a pieno questo tuo memorabile nuovo brano. Lo riascolterò, ok? Facciamo che per ora non l’ho capito, ok? Ti riaspettiamo in campo.

-Pubblicità a 00.50. Tutta l’Italia, tutta l’Italia, tutta l’Italia credo abbia un pensiero condiviso. Ma ok, tutto bene. Per fortuna che è venerdì.-

The Kolors, “Tu con chi fai l’amore”: 7
Più li ascolto e più mi piacciono. Inspiegabilmente, aggiungo. È un bel risveglio all’una di notte ma, hey, non temete: mi riaddormento con una serenità da fare invidia agli arcangeli. Ma poi tutti quei denti. Ma quanti denti hai, Stash. Che paura. Meglio averti amico, soprattutto di notte.

Carlo Conti: 5. Compitino, niente più.
Gerry Scotti: 7,5. Sembrava lo zio ubriaco alle feste. E non è detto che non lo fosse. 
Antonella Clerici: 6. Grazie di essere passata.

Qualche osservazione finale:

  1. I casi sono due: o dentro l’Ariston è un freddo notevole oppure siamo di fronte a una moda (o Modà) che spero passi presto: i guanti.
  2. Mi dispiace tanto ma lo zio Amadeus ha tirato su una baracca irripetibile, tutto brillava di luccichini fatti di aspettative e nuove emozioni. Quasi quasi mollerei tutto in mano a un Gerry ubriaco e via che si va. 
  3. Ogni anno mi prometto che è l’ultima volta. E forse quest’anno è vero perché visti i giudizi della sala stampa l’anno prossimo sarò lì.
  4. C’è chi si è addormentato, io mi sono annoiato. Ma forse è uno spin off della vincitrice scorsa.

Ore 01.19. tutto finito. Grazie Susi, grazie Diego, grazie Ipa, grazie a tutte e tutti. Buonanotte e vinca il migliore, ovvero Lucio Corsi.

Io voglio una vita tranquilla, perché è da quando sono nato che sono spericolato.
Io voglio una vita serena, perché è da quando sono nato che è disperata, spericolata.
Però libera, verde, sconfinata. Io dovrei. No, non dovrei.

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