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Cool Stuff 10 Ott 2019
Francesco Grazioso

Fenomenologia di Luis Sal

Le cazzate fatte in modo serio.

Questa che scriviamo non è una tesi, non è un articolo, non è un punto di vista scientifico. È una riflessione su una persona. Una persona difficilmente catalogabile caratterialmente e professionalmente. È un artista? In questo momento la valenza del temine “artista” ha decisamente perso di significato ma ci arrischiamo a rispondere con un perentorio: “Sì.” È un attore? No, anche se ha partecipato con un cammeo a Faccio quello che voglio di Rovazzi. È uno scrittore? No, anche se ha pubblicato il libro Ciao, mi chiamo Luis. È uno youtuber? La risposta qui è semplice tanto quanto limitante: “Sì”. È un videomaker? Sì, questa è decisamente la sua ispirazione. Ma ne parleremo dopo.

Stiamo parlando di Luis Sal, bolognese classe 1997 che in poco tempo sui social ha raggiunto un enorme successo.

Perché funziona? Perché è apprezzato da milioni di persone in tutta Italia e non solo? Per la naturalezza. La naturalezza del carattere, la genuinità negli atteggiamenti. Ma cos’altro? La mancanza di freni. Non si pone paletti di alcun tipo nonostante l’alto rischio, fisico e comunicativo, presente in ognuno dei suoi lavori.

Il suo obiettivo, infatti, non è quello di essere uno youtuber fine a sé stesso, questi contenuti è come se fossero solo una valvola di sfogo.
Luis basa la sua professionalità sul montaggio dei video, sull’essere un videomaker di alto livello.
È questa la vera forza del personaggio Luis Sal: la spensieratezza, oltre all’alto livello di preparazione professionale, che lo porta a proporre contenuti e a realizzare le cose più impensabili; o meglio, non impensabili, ma che la maggior parte delle persone rinuncerebbe a produrre perché “il gioco non vale a candela”.
Per Luis Sal è il gioco per definizione che vale la candela. La vita è un gioco, è la vita che vale la candela. La candela è un gioco. Il gioco è una candela che prima o poi cola, si scioglie, finisce e si spegne. Non c’è tempo per pensare a cosa vale la pena o meno. Cogliamo le idee al volo, anche le più sceme. Fossimo tutti come Luis saremmo molto più sereni.

Ecco alcune delle tipologie di video proposti da Luis:

I Filoni: Luisponde, Luicette

https://youtu.be/9m5P60ghl-s

Una prerogativa di tutti gli youtuber è quella di riuscire a creare appuntamenti fissi in modo da fidelizzare i follower. Anche Luis Sal cavalca questo trend scegliendo tra le soluzioni più trite e ritrite: video con semplici risposte a domande dei fan e contenuti in cui propone ricette. Qual è l’elemento in più che fa di questi video qualcosa di interessante per gli utenti? Il carattere di Luis. È come se in tutte le creazioni di Luis non fosse importante il contenuto in sé, ma la forma. Luis Sal può parlare di ciò che vuole, ma quello che interessa è come lo fa. Come parlerà di pizza? Come darà i consigli ai suoi fan? Mai banale, mai scontato nello spaziare tra gli argomenti più di versi tra loro nonostante la sua giovane età.

L’emotività: Dedicato ad Hombre

https://youtu.be/nUC5p16eYxU

Una delle micro — narrazioni più interessanti, divertenti e toccanti raccontate all’interno della macro-narrazione di Luis Sal è sicuramente quella che lo vede al fianco del cane di famiglia: Hombre. Lo vediamo in moltissimi video, scoprendo anche come fosse la vera cavia delle prime sperimentazioni registiche di Luis. Un cane molto paziente e fotogenico che si prestava malvolentieri, ma senza farlo pesare, alle trovate pazzoidi del padrone. Il 29 ottobre del 2018 Hombre ha dovuto, per evitare ulteriori sofferenze, lasciare questo mondo.
Luis ha voluto regalare un video dedica al suo migliore amico, producendo così un ricordo intenso e toccante per lui e la sua famiglia, ma anche un video dal forte impatto emotivo per chi aveva imparato a conoscerlo grazie ai video. Immagini che mettono a dura la commozione degli spettatori. Questo a voler sottolineare l’enorme ventaglio di possibilità comunicative di Luis Sal, mantenendo sempre credibilità ed un taglio unico e riconoscibile.

Il kolossal: Bei rutti a Beirut

https://youtu.be/igyNyv-utA0

Sono moltissimi i video di Luis Sal degni di nota per genialità e divertimento (nonché per numero di views), ma nessuno può avvicinarsi alle vette di creatività, stupidità e follia di “Bei rutti a Beirut”. Null’altro da aggiungere. Per una persona che prende un biglietto aereo, viaggia per oltre 3000 km ad andare ed altrettanti per tornare, solamente per fare un gioco di parole con la città ospitante, ed in aggiunta il gioco di parole richiama una pratica tanto barbara quanto divertente, come i rutti, non si può fare altro che togliersi il cappello e gridare al capolavoro. Il tutto continuando a scuotere la testa e pensando, nel profondo: “ma quanto si può essere scemi?”.

Le follie: da Bologna a Firenze in skate, divento nobile

https://youtu.be/cfGEji-PO7s

Il vero tratto distintivo di Luis Sal, come già detto, è la follia. Ovviamente all’interno di questa categoria potremmo inserire anche Bei rutti a Beirut ma meritava di occupare un campionato a parte. Sembra non esserci alcun tipo di filtro tra l’elaborazione di un idea da parte di Luis Sal e la sua realizzazione. Questa è una caratteristica unica dei suoi contenuti, una spregiudicatezza che confina con la totale pazzia ed è in questo mix che vengono partoriti alcune video/imprese, il cui effetto è a metà strada tra lo stupore, l’incredulità e l’ammirazione.

https://youtu.be/uTKt6arwLsY

Le sfide: Fedez

https://youtu.be/la1FX8ybP8U

Un altro appuntamento fisso di Luis Sal con i suoi follower sembra essere diventato quello delle sfide con uno dei suoi migliori amici: Fedez. Questa amicizia è un dettaglio da non trascurare, poiché un ragazzo bolognese proveniente dalla “normalità” del capoluogo felsineo in appena due anni è riuscito a fare breccia nella coppia più inseguita dal panorama mediatico italiano, insediandosi nella vita ed intimità dei Ferragnez. Tutto grazie al carattere ed alla creatività nel classe ’97 emiliano che ha colpito Fedez che, sì di mestiere scrive canzoni, ma non disdegna l’attività di talent scout, alla ricerca di artisti da inglobare nella propria scuderia (basti pensare a Rovazzi).
Insomma, i due artisti (influencer) danno vita a contenuti social a colpi di muscoli, sfidandosi sulla resistenza fisica maturata negli anni e focalizzando l’attenzione di milioni e milioni di utenti, ascolto che raramente può garantire un programma televisivo medio.

In conclusione, bisogna segnalare anche la volontà da parte di Luis Sal di rendere il nostro un paese migliore, grazie a messaggi periodici all’interno dei video fino ad arrivare alla fondazione del Luismo, un vero e proprio movimento fondato su 13 principi (spoiler: il primo è “un Luista vuole tanto bene alla mamma”).

https://youtu.be/g-Y2qcv_lhQ

Anche se sappiamo dove si va a finire spesso e volentieri fondando movimenti, ci piace credere che sia una delle tante trovate di Luis per prendersi/prenderci in giro grazie alla sua ironia e leggerezza nel trattare gli argomenti.

Quindi? Qual è il senso di questo articolo? Nulla di concreto, è venuto fuori spontaneamente come le idee di Luis, però cogliamo l’occasione per dirgli una cosa: “bravo!”.

Quello che avrebbe visto un hacker/Quello che YouTube vuole vedere:

https://youtu.be/9ZjscA8Dq88

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