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3 consigli per affrontare la crisi esistenziale post ferie
Dobbiamo dare ragione a Stash: “Questa non è Ibiza”.
In effetti, finite le ferie e rientrati in ufficio, ci sono pochi aspetti che somigliano a Ibiza. Le giornate si sono accorciate (ma solo nel senso che il sole tramonta prima) e le hit estive vengono sostituite dalle notifiche di mail e task che arrivano come la pioggia dopo ferragosto, quella che porta via il profumo delle ferie. Trovare aspetti positivi è difficile, anche per chi odia l’estate e non vede l’ora che arrivi l’inverno da passare sotto la coperta con bevande calde e film. D’altronde le vacanze estive piacciono a tutti, e chi dice di no, mente!
Come affrontare, allora, la crisi esistenziale post-ferie? Ecco 3 consigli per evitare che il rientro in ufficio sia troppo traumatico.
1. Smettere di ascoltare i tormentoni
Milioni di streaming, passaggi continui in radio, club, chiringuiti e chi più ne ha più ne metta. A fine agosto anche gli hater più accaniti canticchiano le hit dell’estate, da “Disco Paradise” a “Monamour”. E non c’è nulla di male in tutto questo. Se non fosse che senza i piedi sulla sabbia e il tramonto sul mare, la voglia di cantare le canzoni di Fedez e compagnia bella viene giustamente meno. Il consiglio è quello di fare di tutto pur di non ascoltare più le hit estive: cancellarle da ogni playlist, convincere gli algoritmi a non inserirle più nelle rotazioni casuali, cambiare stazione quando passano alla radio. Bisogna combattere l’effetto nostalgia, quella tipica malinconia che accompagna le cose che stanno per finire. Che poi diciamocelo: in questo caso non è che sia proprio tutta sta gran fatica!
2. Sguardo sempre proiettato al futuro (per gite fuoriporta e weekend fuori, si intende)
A meno di fortunate concatenazioni, il periodo tra settembre e Natale non è prodigo di ponti e festività. In questi casi arrivare alle ferie natalizie potrebbe sembrare un obiettivo troppo arduo, un traguardo irraggiungibile. Ecco perché programmare qualche weekend fuori porta o improvvisare qualche breve fuga dalla routine può essere la svolta. Eventi, concerti, spettacoli, manifestazioni sportive o anche solo gite improvvisate dovranno essere ben presenti da qui fino alle prossime agognate ferie. Anche solo l’idea di andare a trovare il vecchio compagno di corso dell’università oppure organizzare la trasferta con gli amici tifosi sarà capace di far pesare meno la routine lavorativa.
3. “To do list” non lavorativa
Per quanto ci si possa impegnare, però, la routine inizierà comunque a presentare il conto, tra giornate che si accorciano, temperature che si abbassano e progetti che marriscono l’entusiasmo iniziale. Come fare a superare i primi momenti di difficoltà, che sono poi peggiori? Il consiglio è quello di avere una o più liste di cose da fare, di attività in grado di accendere ogni giorno anche solo una scintilla di entusiasmo. Possono essere libri da leggere o film da guardare, ingressi in palestra o lezioni di cucina: l’importante è darsi un obiettivo e soprattutto dare un po’ di brio a ogni giornata.
Insomma, ricominciare a settembre è sempre un’impresa ardua, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Il ritorno in ufficio e alla routine lavorativa può rappresentare un nuovo inizio, l’occasione per cominciare quell’attività che è sempre stata rimandata oppure semplicemente per organizzare le nuove vacanze e iniziare a viaggiare con la fantasia.
E voi come fate a superare la crisi esistenziale post ferie?
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